• Radicchio rosso di Treviso IGP

    radicchio-rosso-di-treviso-tardivoL’area di produzione del radicchio rosso di Treviso I.G.P. coincide con un ampio territorio tra le province di Treviso, Padova e Venezia.
    Nelle sue due tipologie, precoce e tardivo, viene coltivato su suoli profondi e ben drenati. Caratterizzato, in entrambe le tipologie, da particolare croccantezza e da gusto amarognolo, il radicchio garantisce una versatilità d’uso in cucina, dall’antipasto al dolce, dal celeberrimo risotto a preparazioni più particolari come le confetture, ottime nell’accompagnamento dei formaggi stagionati. Il radicchio rosso di Treviso tardivo è localmente noto come radìcio spadón, spadone, cioè a forma di spada. Questa caratteristica regale non è seconda all’altra, quella del colore porpora vivo tendente al viola, che contribuisce in egual modo a stimolare la sua fama nel mondo. Freschezza e delicatezza del gusto, fragranza e nobile fragilità delle sue foglie slanciate, serrate caparbiamente a protezione del cuore; un fiore rosso che si sfoglia a fatica; una prelibatezza da conquistare con tutti i sensi aperti; un ortaggio che ti gratifica mentre lo lavori in cucina come quando lo mangi; che ti scrocchia in mano lama per lama, che ti accarezza i polpastrelli delicatamente; che, quando lo mangi, ha un sentore delicato d’amaro e d’acqua sorgiva, che ti sorprende mentre vi affondi i denti: questo è il radicchio di Treviso tardivo ! Per questo si consiglia di consumarlo crudo, intatto nelle sue qualità, magari accompagnato da altri sapori delicati che lo esaltino.

  • Radicchio variegato di Castelfranco IGP

    radicchio-variegato-di-castelfrancoDeriva quasi certamente da un incrocio tra il radicchio rosso di Treviso con la scarola, ottenuto proprio nella zona di Castelfranco Veneto: alla scarola appartiene sicuramente la caratteristica foglia larga, spessa e di colore biancocrema, mentre dal rosso tardivo sembra derivare la colorazione intensa e brillante delle variegature e la naturale predisposizione alla forzatura-imbianchimento. Il prodotto che ne deriva, oltre che delizioso al palato, è tanto bello da aver suggerito per lui il nome di “rosa di Castelfranco” o “fiore che si mangia”. Il cespo si presenta con le caratteristiche foglie di colore bianco-crema ricche di variegature di tinte diverse, dal viola chiaro al rosso violaceo al rosso vivo. Il sapore, delicato, va dal dolce ad un amarognolo gradevole. Per questo la tradizione locale lo vuole utilizzato soprattutto crudo, semplicemente in insalata, come peraltro accade per tutti i nobili radicchi trevigiani. Ciò non toglie che lo si possa utilizzare come ingrediente di altre gustose ricette. Nell’area di produzione delimitata dal disciplinare – tra le province di Treviso, Padova e Venezia – i terreni sono freschi, profondi, ben drenati e non eccessivamente ricchi di elementi nutritivi.

  • Radicchio rosso di Chioggia

    radicchio-rosso-di-chioggiaE’ anch’esso figlio del più blasonato Radicchio di Treviso, il primo a fregiarsi in Europa del marchio di Indicazione Geografica Protetta, e si distingue per la forma sferica molto compatta, le foglie di colore rosso più o meno intenso con nervature centrali bianche che richiamano quella di una rosa.
    Il Radicchio di Chioggia IGP prende il nome dal luogo che gli ha dato fama, la graziosa città lagunare di Chioggia, a sud della laguna veneta, ma viene coltivato anche in altri comuni delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Prodotto nelle tipologie precoce e tardiva questo ortaggio croccante e leggermente amarognolo è ricco di fibra, vitamine, di calcio, fosforo e magnesio, con proprietà antiossidanti e antiradicali, diuretiche e depurative. Il Radicchio di Chioggia IGP si consuma soprattutto crudo, ma riserva piacevoli sorprese al palato anche da cotto in ricette di diverso tipo.

  • Radicchio di Verona IGP

    radicchio-rosso-di-veronaDalla forma a ovale allungato, foglie compatte di colore rosso scuro intenso abbellite da una nervatura principale bianca, molto sviluppata, il Radicchio di Verona IGP può essere di tipo precoce e tipo tardivo. La zona di produzione si estende nella fascia del basso Veneto costituita da terreni alluvionali, sabbiosi e ricchi di sostanza organica, profondi, ben drenati, freschi, e dotati di buona fertilità, con un clima caratterizzato da estati molto calde ed afose e inverni rigidi e nebbiosi con escursione termica annua elevata.
    Più volte etichettato come l'”oro rosso della Bassa”, il radicchio di Verona ècroccante, leggermente amarognolo, ricco di vitamine A e B, sali minerali e proprietà depurative. Si trova facilmente sul mercato e le sue caratteristiche organolettiche ne consentono un utilizzo ad ampio raggio, dall’antipasto al dolce, da crudo come da cotto.

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